E poi si vede

Giovanni Calvaruso

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E poi si vede, vede protagonisti tre ragazzi co lo stesso obiettivo: vincere il concorso per un posto da impiegato nell'ufficio legale del Comune. Federico, laureato in giurisprudenza, ma solo per compiacere il padre consigliere, spera in una sua raccomandazione; Fabrizio, avvocato sulla carta ma non praticante nella vita, tenta di superare l'ennesima prova statale e Luca che da quando è nato ha avuto sempre la strada spianata. Solo per uno di loro si realizzerà il sogno di una vita, fin quando le cose non prenderanno una piega inaspettata.
DATI TECNICI
Regia
Giovanni Calvaruso
Interpreti
Fabrizio Sansone, Federico Sansone, Donatella Finocchiaro, Ester Pantano, Domenico Centamore, Paola Minaccioni
Durata
97 min
Genere
Commedia
Sceneggiatura
Fabrizio Sansone, Federico Sansone, Fabrizio Testini
Distribuzione
Warner Bros. Pictures
Nazionalità
Italia
Anno
2025

Presentazione e critica

Fermi tutti, perché dietro E poi si vede, esordio cinematografico dei Sansoni (Fabrizio e Federico Sansone, comici siciliani nati in quel calderone chiamato internet, e poi approdati a Striscia e Sanremo), c’è un’idea narrativa decisamente interessante, e sopratutto sviluppata in modo efficace (mica è facile, soprattutto in Italia). In cento minuti riescono a definire, scherzandoci su (e quando si scherza si dice sempre la verità), quale sia la dimensione sociale dei trentenni. Età di mezzo, sfilacciata e scombinata, svilita e sottovalutata.,
I trentenni che, secondo i Sansoni, altro non sono che “i nuovi vecchi”. Troppo giovani per alzare la testa, troppo in avanti per essere considerati delle risorse. Niente di più vero, e niente di più attuale. Talmente attuale che lo spunto sostenuto dallo script vidimato direttamente dal duo, con la regia affidata a Giovanni Calvaruso, diventa materiale prezioso per essere declinato in chiave satirica, divertendo e, soprattutto, pungendo al momento giusto.

Al centro di E poi si vede – titolo non casuale, ed esplicativo rispetto a ciò che spesso viene detto ai trentenni – un concorso pubblico che mette “in palio” un posto fisso come impiegato comunale. Tuttavia, se siamo in Italia (e nello specifico ci troviamo in Sicilia, ma il discorso è generalizzato), è fondamentale l’aggancio. Allora, se a concorrere ci sono Federico e Luca, uno preparato l’altro decisamente meno, il terzo a spuntarla dovrebbe essere il figlio della politica di turno.
Tuttavia, la raccomandazione viene in qualche modo rubata da Luca, che ottiene inaspettatamente l’agognato posto. Tra colleghi assenteisti (per usare un eufemismo) e le pratiche da sbrigare, dovrà difendere la poltrona dalle mire della truffaldina assessora. Ad aiutarlo, guarda un po’, proprio Federico, laureato in giurisprudenza ma, intanto, raffazzonato rider.Sappiamo ciò che state pensando: i Sansoni sono un’altra versione di Ficarra e Picone. In parte è vero, ma li definiremmo come degli apprendisti, capaci di puntellare a dovere certe prerogative comiche per fotografare, seguendo un’efficace semplicità, la più stretta delle attualità. Potremmo anche definirli come una sorta di diretta evoluzione: non a caso il film d’esordio di Ficarra e Picone (Nati stanchi, era il 2002) aveva per protagonisti due disoccupati scansafatiche che partecipavano ai concorsi senza nessuna voglia di vincerli. Fabrizio e Federico Sansone, in questo senso, ribaltano gli schemi, battono i pugni sul tavolo e rivendicano, seguendo la struttura della commedia e dell’equivoco (che non fagocita la narrazione, come spesso accade nelle commedie italiane) come se fosse Una poltrona per due (chiaro riferimento?), il sacrosanto diritto di avere un posto nel mondo.
Ritroviamo le loro nevrosi, la loro esasperazione a portata di battuta (alcune funzionano, altre meno, ma almeno si divincolano dallo sketch tout court), ritroviamo anche la loro rabbia, e – passateci il termine – ritroviamo la loro voglia di direttissima e giustificata vendetta. Una vendetta che passa attraverso il mezzo cinematografico, dimostrando quanto un film di puro intrattenimento posso avere anche una certa profondità, da cogliere e apprezzare. Partire dal concetto di “rubare una raccomandazione” è di per sé estremo, ma rende al meglio quella dimensione molto poco meritocratica e sfruttante che pensa di pagare in “soddisfazioni”, avallando la scorciatoia come definizione di orientamento.(…)

Movieplayer

Nel film E poi si vede lo sfondo comico-satirico è quello preferito de I Sansoni ma non hanno mai disdegnato la risata d’istinto; in ogni loro creazione lasciano un insegnamento, anche se recondito o apparentemente nascosto: c’è sempre un motivo per cui ironizzano.
Lo sfondo di questa storia è quello tipico delle opere de I Sansoni, che prediligono un tono comico e satirico, ma mai rinunciando alla risata spontanea e genuina. Ogni loro creazione, pur nella leggerezza e nell’ironia, ha sempre un insegnamento nascosto, un messaggio che, seppur recondito, non sfugge all’occhio attento. C’è sempre una ragione dietro ogni battuta, ogni situazione paradossale o ogni critica velata. Fabrizio e Federico Sansone, noti nel mondo della comicità italiana, sono due fratelli che condividono la passione per il palcoscenico e il desiderio di far ridere il pubblico, ma anche di far riflettere su temi spesso trascurati o ignorati. Non si limitano a far divertire, ma cercano di stimolare pensieri attraverso le loro performance. Il testo si presenta interessante e ben strutturato, con una trama che mescola la competizione personale con il tema della comicità e della satira sociale. Un film ben bilanciato nella la narrazione della storia dei protagonisti. Tuttavia, si potrebbe migliorare la fluidità del testo lavorando sulla ripetizione di alcuni concetti, come l’elemento comico-satirico di I Sansoni. Inoltre, l’introduzione della trama, sebbene interessante, potrebbe essere arricchita con più dettagli sulla dinamica tra i personaggi per creare un legame più forte con il lettore. Il messaggio nascosto, purtroppo, è ancora troppo vago e necessita di essere più esplicitato nel contesto. Il testo risulta comunque ben scritto, con un buon equilibrio tra informazione e intrattenimento.

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