Chiusura Multisala Pio X –MPX Padova. Le reazioni dell’AGIS e della FICE delle Tre Venezie.
Franco Oss Noser, Presidente Unione Interregionale Triveneta AGIS: « Chiediamo con forza che le istituzioni pubbliche, a tutti i livelli, si attivino, Se noi non comprendiamo che le sale di città sono uno strumento importante per la vita collettiva ne chiuderanno altre a seguire»
Giuliana Fantoni, Presidente FICE delle Tre Venezie: «La chiusura di un cinema è una sconfitta culturale e una perdita di valore per il territorio».
«Vi sono molti motivi per cui dolersi seriamente per la chiusura delle attività cinematografiche della Multisala Pio X – MPX – dichiara Franco Oss Noser, Presidente Unione Interregionale Triveneta AGIS – La chiusura dell’unica sala cinematografica rimasta nel centro storico di Padova è un evento emblematico rispetto alla crisi del cinema, di cui sembrano ad oggi occuparsi solamente gli esercenti delle sale cinematografiche e il Ministero e che vede silenti sia il Comune che la Regione, se non con provvedimenti di piccolo cabotaggio. Abbiamo davanti a noi esempi virtuosi provenienti da altre province e altre regioni che paiono non essere prese in considerazione in questo territorio. Come Agis delle Tre Venezie chiediamo con forza che le istituzioni pubbliche, a tutti i livelli, si attivino, perché la chiusura di un cinema comporta inevitabilmente anche la chiusura a catena anche di tutte le altre attività. Non possiamo permetterci di perdere altre sale, che non possono quindi essere lasciate sole. Se noi non comprendiamo che le sale di città sono uno strumento importante per la vita collettiva, se non siamo convinti di questo, ne chiuderanno altre a seguire».
Una visione condivisa anche da Giuliana Fantoni, Presidente FICE delle Tre Venezie: «La notizia che il cinema MPX di Padova abbia chiuso ci sconforta e alimenta una preoccupazione che oggi riguarda tutte le sale cinematografiche, impegnate da mesi in uno sforzo di resistenza. Ci auguriamo che questa sia solo una chiusura temporanea, in risposta alle gravose condizioni di mercato attuali. La chiusura di un cinema è una sconfitta culturale e una perdita di valore per il territorio».